Ispirato a fatti realmente accaduti, è la storia della prima giovane donna che, nella Sicilia degli anni ’60, ha rifiutato il “matrimonio riparatore” con il giovane ricco e arrogante che l’ha fatta rapire per porre tutto il paese davanti al fatto compiuto. Il film, primo lungometraggio di Marta Savina – che aveva già dedicato allo stesso tema il suo corto d’esordio, “Viola, Franca” – uscirà al cinema l’8 marzo.
Stranizza d’amuri, campagna di lancio
L’esordio alla regia di Giuseppe Fiorello è un film d’emozione e d’impegno civile: una storia ispirata